giovedì 28 febbraio 2013

Marra: Monti risponde alla denunzia sul Bilderberg



Marra: Monti, di fronte alla reazione internazionale, risponde alla mia denunzia: «Il Bilderberg è cosa buona..».

Monti, di fronte alla reazione dei media internazionali, che hanno tradotto e pubblicato la denunzia che ho presentato il 1.2.2013, con il numero 050429, alla Procura di Roma contro il Bilderberg e circa la sua appartenenza ad esso, risponde che: «Il club Bilderberg non è una setta segreta. Magari qualche politico italiano ci andasse! Ci aiuterebbe ad uscire da un isolamento politico e culturale italiano».
Sennonché lo schema giusto è invece che lui mi denunzi per calunnia, quindi io denunzi a mia volta lui per calunnia, e che si faccia il processo per stabilire se il calunniatore sono io o è lui.

Fermo restando che la magistratura non è neutra rispetto al Bilderberg, altrimenti sarebbe intervenuta da tempo, sicché, nonostante la fondatezza delle mie affermazioni sia evidente, sarebbe un duro scontro.
In ogni caso, poiché quel che conta è il giudizio della collettività, faccio osservare che ho ampiamente motivato la mia denunzia, mentre il fatto che il Bilderberg non sia occulto e sia un circolo di persone per bene è solo una mera affermazione di Monti.
Denunzia che spero la stampa italian voglia divulgare adeguatamente, che riporto di seguito, e che invierò ora tradotta in dieci lingue alla stampa mondiale, perché in certi punto le traduzioni pubblicate dai media stranieri sono un po' approssimative.
L'ideale tuttavia, visto che Monti ha tanta propensione ai confronti, sarebbe che accettasse di confrontarsi con me in televisione.



Alfonso Luigi Marra

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA.
Denunzia dell'appartenenza di Mario Monti e altri
all'organizzazione criminale e occulta denominata Circolo Bilderberg.

Io sottoscritto Alfonso Luigi Marra, nato a San Giovanni in Fiore (CS), ed elettivamente domiciliato in Napoli, Centro Direzionale G1, denunzio l'appartenenza del sig. Mario Monti, nato il 19.12.43, e dei vari altri personaggi di seguito indicati, al circolo Bilderberg, in relazione a due profili.
Il primo l'occultezza, e il secondo la tremenda illiceità dei fini del Bilderberg che, anche secondo testimonianze come quella dell'On. Ferdinando Imposimato, desunta da carte processuali, consistono nel configurarsi come un «governo mondiale occulto mirante a destabilizzare le democrazie anche attraverso le stragi».
Quanto all'illecita occultezza è in re ipsa. Il Bilderberg ha infatti reagito all’essere stato ormai smascherato in milioni di pagine internet ‘autopubblicandosi’ nel 2009 in un ‘forum’ così trasparente da illustrare ogni cosa (evidentemente eccetto i crimini).
Cose tra cui i membri, i luoghi e i tempi delle riunioni (ora ‘conferenze’), in realtà noti da anni, non perché esplicitati, ma perché accanitamente svelati dai ‘segugi’ dell’anti-complottismo internazionale, quali il benemerito Daniel Estulin.
Un tal ‘buonismo’ da rendere indubbio che la prossima ‘conferenza’ spalancherà le porte al mondo e sarà ispirata ai più puri ideali del bene, del bello, del giusto e dell’utile, visto che nulla vieta a questi ora smascherati nemici dell’umanità, di continuare altrove i complotti con i quali, dal 1954, rendono amare le nostre sorti.
Una ‘segretezza’ durata oltre 50 anni perché frutto di amplissime collusioni istituzionali, mediatiche, politiche e giudiziarie. Tant’è che innumerevoli fonti descrivono il Bilderberg addirittura come nato da occulti aneliti mondialisti di ambienti deviati della NATO in criminale associazione segreta con i massimi poteri bancari.
Un però inutile espediente, quello di tentare di salvarsi autopubblicandosi, perché i crimini sono nelle parole stesse di cui all’invero singolare ‘forum’.
Da un lato recita infatti l’art. 1 della legge Anselmi (legge n. 17, del 25.2.82): «Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale».
Dall'altro, sulla home del ‘forum’ Bilderberg – tragicomicamente – si legge: «.. In breve, il Bilderberg è un piccolo, flessibile, informale e non registrato forum in cui possono essere espressi differenti punti di vista e può essere intensificata la reciproca comprensione. La sola attività del Bilderberg è la sua annuale Conferenza. In questi incontri non vengono raccolti voti e non vengono emesse statuizioni comportamentali. Dal 1954 si sono tenute 59 conferenze. Per ogni incontro i nomi dei partecipanti come dall’agenda sono resi pubblici e sono rinvenibili sulla stampa».
Parole menzognere, perché in ben altro che nel riunirsi annualmente consistono le orride attività di costoro, ma che comunque implicano, di per se stesse, la natura illecita del Bilderberg, perché la composizione dei contesti di personaggi che alle ‘conferenze’ si mescolano senza documentazione configura di per sé l’associazione segreta di cui alla legge Anselmi.
La configura perché si tratta – proprio come vietato – di una mescolanza di uomini pubblici non liberi di partecipare a incontri non privati non protocollari, non documentati, segretati, con i titolari delle massime concentrazioni mondiali di interessi privati.
Una surreale, incredibile, illecita mescolanza di Capi di Stato, Re, Regine, Ministri, Presidenti di Parlamenti (tipo Barroso), Commissari Europei, chiusi in segreti ambiti con banchieri come David Rockefeller, o altri ai massimi livelli della BCE, della FED o della BdI, con i vertici delle massime multinazionali, con giornalisti delle principali testate, e insomma con gli uomini chiave di tutto quanto accade nel mondo.
Uomini che – proprio come Monti dopo la ‘conferenza’ di St. Moritz del 9/12 giugno 2011 – sol che sortano dalle ovattate alcove dei segreti rituali inseminatorii della pregnazione bilderberghina, vengono rapiti da aliti messianici e traslati fino agli Olimpo di ogni forma di potere, come Clinton, Obama (rappresentanti del cui governo partecipano alle ‘conferenze’), Trichet, Ignazio Visco, Romano Prodi, Tony Blair, Mario Draghi, Franco Barnabé, Giulio Tremonti, Marco Tronchetti Provera, Tommaso Padoa Schioppa, Alessandro Profumo, Emma Bonino, Gianni Riotta, Ben Bernanke, Corrado Passera, Walter Veltroni, Sergio Romano, Carlo Rossella, Claudio Martelli e molti altri.
Politici, Re, Regine, Principi, quali Sofia di Grecia, Bernardo d’Olanda, Beatrice d’Olanda, Carlo d’Inghilterra, Juan Carlos di Spagna, grottescamente mescolati in un comune delirio di onnipotenza con squali dell’industria, del commercio e della finanza mondiale, quali Edmond de Rotschild, o i nostrani Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli, John Elkan, con rappresentanti della Coca Cola, di IBM, Sony, British Petroleum, Shell, Exxon, Pan Am, Mobil, Texas Instruments, ENI, Toyota, Mitsubishi, Philips, Dunlop, HP.
Una singolare, illecita confraternita di soggetti che – dimentichi delle lezioni della storia, pur densa di rovesciamenti di poteri ‘intramontabili’ fino all’attimo prima di essere travolti – si è ritenuta sopra le leggi, stante l’essere così tanti, potenti, legati da regimi di relazioni di anno in anno sempre più consolidatesi nei ‘salotti buoni’ del mondo e in ogni altra sede e occasione che le circostanze richiedessero. Uomini che devono tra l’altro essere considerati gli artefici del crimine dei crimini: il signoraggio primario e secondario.
Uomini i cui «punti di vista» – quelli di cui le 59 conferenze che si sono succedute hanno «intensificato la reciproca comprensione» – configurano in realtà le politiche mondiali di questi 59 anni, le scelte atomiche energetiche e militari con le quali ci hanno rovinato, le guerre da far scoppiare o quelle da sedare, i governi da promuovere o quelli da abbattere, le economie da schiacciare o quelle da alimentare, i dittatori da uccidere o quelli da sostenere, le etnie, le nazioni, i popoli, da sterminare o da vessare economicamente o quelli da privilegiare, l’inquinamento da consentire e quello da graduare, e tutto quant’altro ha reso drammatico il nostro quotidiano.
Folli cose rese possibili da una disattenzione della magistratura alla quale è forse ormai il caso di por rimedio, indagando anche su quei giudici che essi stessi fanno parte o sono contigui al Bilderberg, ad organizzazioni da esso controllate o ad esso vicine.
Comportamenti, quelli del Bilderberg, dei suoi membri e di quelli che li sostengono, che configurano la ovvia, sfrontata violazione, a tacer d’altro, degli articoli del codice penale: -n. 241 (Attentato contro l’integrità, l’indipendenza o l’unità dello Stato); -n. 283 (Attentato contro la Costituzione dello Stato); -n. 648 bis (Riciclaggio); -n. 501 (Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio); -n. 501 bis (Manovre speculative su merci); -n. 416 (Associazione per delinquere).
Chiedo per tali motivi voglia la Procura della Repubblica di Roma avviare una vasta attività info-investigativa tesa a verificare la conformità o non conformità alle leggi dell’operato del circolo Bilderberg e dei suoi membri sia in relazione a quanto accaduto da ultimo che negli anni scorsi nelle ‘conferenze’, e sia in relazione al prosieguo ad opera di ciascuno nel corso dell’anno e nei vari ‘teatri’, con particolare riferimento alla liceità del comportamento di Mario Monti quale membro del Bilderberg, nonché dell’eventuale attinenza delle ragioni di coloro che hanno sostenuto la sua nomina alla Presidenza del Consiglio alla sua appartenenza al Bilderberg e/o ad altre organizzazioni segrete o in conflitto con gli interessi pubblici.
Chiedo in particolare la verifica del se esistono i collegamenti denunciati da alcuni politici tra la partecipazione di Monti alla ‘conferenza’ Bilderberg di St. Moritz del giugno 2011 e la sua nomina alla Presidenza del Consiglio.
Chiedo espressamente di essere informato in caso di richiesta di archiviazione ex art. 408 cpp.

Alfonso Luigi Marra
diffuso da PAS-FermiamoLeBanche&LeTasse

2 commenti:

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